Celiachia potenziale, atipica, asintomatica, latente, tipica: questi sono i tanti volti di una patologia diffusa in tutta il mondo. Si pensi solo che l’1% della popolazione italiana è celiaca[I] e i dati sono in continuo aumento perché molte persone ancora non sanno di esserlo.

Se i sintomi di alcune forme della malattia sono evidenti, in altre manifestazioni – come la celiachia atipicanon sono facili da diagnosticare.

Anche la celiachia potenziale nasconde delle insidie e può essere individuata solo con opportuni accertamenti. Vediamo quali sono le sue caratteristiche, i sintomi della celiachia potenziale e le differenze con le altre tipologie.

Celiachia potenziale: cos’è e quali sono i sintomi? 

La celiachia potenziale è una “variante clinica della celiachia caratterizzata dalla positività della sierologia e della genetica in pazienti con mucosa duodenale normale o con incremento dei linfociti intraepiteliali senza atrofia dei villi intestinali[II].

Solitamente è legata a una predisposizione genetica che si può riscontrare nelle persone con familiari celiaci, diabetici e a cui sono state diagnosticate altre patologie autoimmunitarie. Attualmente “rappresenta circa il 18% – 20% delle diagnosi di celiachia e pone al clinico problemi diagnostici e di terapia”[III].

A differenza delle altre forme di celiachia non si conoscono ancora le cause precise che la innescano. Inoltre, anche i sintomi differiscono dalla celiachia classica in base alla diversa risposta immunitaria delle persone.

Sai quante forme di celiachia esistono? Approfondisci l’argomento, leggi il nostro articolo:
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I sintomi della celiachia potenziale sono facili da riconoscere? 

Non è facile diagnosticare questa forma di celiachia perché i sintomi non sono chiari e, come abbiamo già sottolineato, non c’è una vera e propria risposta immunitaria al glutine.

La celiachia potenziale, infatti, può essere:

  • asintomatica: senza sintomi evidenti
  • sintomatica: con disturbi all’apparato gastroesofageo (reflusso), problemi all’intestino (diarrea, intestino irritabile), stanchezza, anemia, calo ponderale.

A livello di difficoltà diagnostica può ricordare la celiachia silente a differenza di quest’ultima, però, la variante potenziale non danneggia i villi intestinali e riporta un danno minimo alla mucosa.

Circostanze che rendono questa patologia un vero rebus per gli specialistiche che stanno cercando una cura alternativa alla completa eliminazione dei cibi che contengono glutine dalla dieta del paziente celiaco.

Celiachia e sensibilità al glutine sono la stessa cosa? Leggi il nostro articolo per scoprirlo:
Celiachia o sensibilità al glutine? Ecco le differenze!

Come si fa la diagnosi? 

Tutti i celiaci hanno in comune un quadro genetico con presenza di geni HLA DQ2 e/o DQ8 e positività per marker anticorpali antiendomisio (EmA). Per questo anche la diagnosi della celiachia potenziale avviene solo ed esclusivamente tramite i test sierologici e la biopsia della mucosa duodenale.

Va però detto che il paziente con celiachia potenziale mostra un quadro clinico meno grave rispetto alle altre forme della malattia. Numerosi test hanno dimostrato, infatti, che l’atrofia dei villi è irrisoria e molto lenta: un dato che ha scatenato un importante dibattito sulle cure da suggerire al paziente [IV].

I ricercatori in campo per facilitare le diagnosi 

Sono molti gli studi e i test portati avanti negli ultimi anni con l’intento di velocizzare la diagnosi delle diverse forme di celiachia.

Uno di questi, “Combined RNAscope and immunohistochemistry staining on duodenal paraffin sections as a new tool to reveal cytolytic potential of intraepithelial lymphocytes”, ha impegnato i ricercatori dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in un progetto di ricerca finanziato da AIC – Associazione Italiana Celiachia [V].

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Immunological Methods, presenta l’immunoistochimica, una nuova tecnica per la misurazione e la caratterizzazione di specifici linfociti basata sul rilevamento simultaneo di due marcatori sulla stessa cellula. Se questa tecnica verrà validata potrà affiancare i test già noti per facilitare la diagnosi di alcune forme della celiachia difficili da individuare, come quella potenziale.

Quale cura per la celiachia potenziale?

Celiachia Potenziale Sintomi e Cure

Come abbiamo sottolineato finora, questa forma della celiachia è molto contraddittoria e, per quanto riguarda il trattamento, ha letteralmente diviso in due il mondo medico. Considerando che:

  • molte persone non mostrano sintomi
  • la patologia non presenta una vera e propria risposta immunitaria
  • la mucosa intestinale non si danneggia come invece accade con le altre forme di celiachia

Da una parte c’è chi chiede al paziente un periodo di prova per sperimentare i benefici di una dieta gluten free, abbinando esami di follow up per verificare come evolve la celiachia.

Dall’altra parte, invece, lo specialista suggerisce modifiche all’alimentazione, ma consiglia di ridurre l’assunzione di cibi che contengono il glutine, richiedendo poi una serie di esami periodici.

Qualsiasi strada lo specialista decida di affrontare, è certo che il paziente dovrà intensificare i controlli, in modo da monitorare la malattia e applicare eventuali correzioni nel caso in cui evolva. Inoltre, in assenza di sintomi ma positività sierologica persistente,  dopo 2 anni occorrerà ripetere la biopsia[VI].

Come scegliere gli alimenti giusti per la propria dieta? Approfondisci l’argomento, leggi il nostro articolo:
Celiachia: cosa mangiare nei diversi momenti della giornata

Come sostituire il glutine nella dieta: i nostri consigli 

Hai la celiachia, sei intollerante al glutine o, più semplicemente, vuoi variare la tua alimentazione in modo sano? Puoi scegliere ottimi prodotti gluten free che ti consentono di vivere ogni momento della giornata, dalla colazione alla cena, senza privazioni.

Puoi riempire la tua dispensa con alimenti gustosi privi di glutine ma ricchi di vitamine, proteine e altri elementi essenziali per rispettare la tua dieta e non farti mancare nulla. Vuoi qualche esempio? Partiamo dalla prima colazione. Per il pasto più importante della giornata puoi abbinare dei classici frollini ad una spremuta o un cappuccino con latte di soia e caffè, godendo di tutti i benefici delle bevande vegetali.

Per un pranzo veloce puoi preparare un club sandwich con salmone e avocado e pane campagnolo gluten free o un delizioso piatto di gnocchi al pane e spinaci senza glutine.

A cena, abbina un piatto proteico ai grissini senza glutine Céréal o a delle ottime verdure gratinate. Infine, per uno spuntino o uno snack post palestra puoi scegliere tra una barretta di nocciolato con cacao al latte oppure una barretta con sesamo e miele!

E se hai voglia di dolce… nessun problema! Un tiramisù alle fragole con ciambelle senza glutine Céréal è certamente il fine pasto ideale, perfetto anche da gustare davanti a un bel film in tv!

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[I]https://www.celiachia.it/celiachia/celiachia-e-dermatite-erpetiforme

[II]https://www.celiachia.it/assets/uploads/2020/08/CN3_2016_Celiachia_Potenziale.pdf

[III], [IV], [V] https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2463_allegato.pdf

[V] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37037412