L’importanza di una corretta alimentazione e uno stile di vita sano, per il benessere di tutto il corpo

In questi ultimi anni, l’associazione diretta tra stile di vita e benessere ha acquisito un’importanza sempre maggiore nel dibattito sulla salute. Abitudini alimentari, stress, sedentarietà hanno infatti un forte impatto sull’organismo e possono essere tra le cause principali di disturbi anche molto diversi tra loro. Tra i più frequenti, in particolare quando si parla di problemi legati all’apparato digerente, troviamo la stipsi.

Considerata spesso un disturbo più frequente nelle fasce adulte della popolazione, in particolare negli anziani, è in realtà piuttosto comune a tutte le età: interessa, infatti, circa il 16% degli adulti e il 12% dei bambini. È comunque vero che l’incidenza di casi di stipsi aumenta con l’avanzare dell’età, con il rischio di cronicizzazione del disturbo. L’importanza della prevenzione in questi casi è fondamentale, affiancata quando necessario a trattamenti specifici, onde evitare tutta una serie di conseguenze legate a questa patologia e non solo sull’intestino.

La stipsi rappresenta un disturbo a volte difficilmente diagnosticabile, spesso per via della percezione comune riguardo al numero di evacuazioni. È, infatti, diffusa l’idea che per una corretta salute dell’apparato gastrointestinale, la frequenza dovrebbe essere giornaliera ed eventuali ritardi o discontinuità in questo senso vengono spesso interpretati come segnali di allarme. In realtà, il numero di evacuazioni varia significativamente da persona a persona e può andare da 2/3 al giorno fino a 2/3 a settimana.

Vediamo, quindi, cosa si intende per stipsi, le principali cause di questo disturbo e quali sono i rimedi e i consigli per ritrovare il benessere.

Che cos’è la stipsi?

Con il termine stipsi, chiamata comunemente anche stitichezza o costipazione, si indica un disturbo che consiste nella difficoltà percepita ed obiettivamente osservabile di evacuare del tutto o in parte l’intestino. Deriva dal greco styphein, ovvero “stretto”, ed indica un fenomeno che interessa, nel complesso, circa il 15% della popolazione e che può impattare notevolmente sulla qualità di vita. Interessa maggiormente i soggetti di sesso femminile ed è più frequente in chi è depresso o sottoposto a stress psicologici.

La difficoltà di evacuazione, pur rappresentando il principale e più riconoscibile sintomo di stipsi, non è tuttavia l’unico. L’espulsone difficoltosa del prodotto della digestione ha, infatti, tutta una serie di complicanze, come dolori addominali, vomito, presenza di sangue nelle feci, diarrea e gonfiore addominale. Sforzi eccessivi durante la defecazione possono portare alla comparsa di lesioni nel canale anale, alterazione della mucosa intestinale e stenosi dovuta alla pressione del sangue nel colon. Nei casi più gravi di stipsi acuta, si può assistere anche a fenomeni di “addome disteso”, con aumento considerevole del diametro addominale globale dovuto ad un’eccessiva presenza di liquidi o gas nell’intestino.

Cause della stipsi

Esistono diversi tipi di stipsi, distinguibili principalmente in base alle cause. Vediamole insieme nel dettaglio.

  • Dieta e idratazione: un apporto insufficiente o scorretto di tutte quelle sostanze nutritive fondamentali all’organismo per funzionare nel suo complesso, rappresenta una delle principali cause che possono portare alla stipsi. Questo include l’assunzione di liquidi che, se non introdotti con la giusta regolarità, può provocare disidratazione e una maggiore secchezza del bolo fecale.
  • Patologie e intolleranze alimentari: per lo stesso motivo, anche disturbi e allergie legate più o meno direttamente all’alimentazione possono influire sull’assorbimento delle sostanze nutritive introdotte tramite i cibi che mangiamo e alterare le funzioni metaboliche del nostro organismo. Diabete, celiachia ma anche anoressia, bulimia e ipotiroidismo presentano tra i propri sintomi più comuni fenomeni di costipazione e dolore addominale ad essa associato.
  • Sedentarietà: un altro aspetto che influisce su questo disturbo è lo stile di vita. Praticare regolare attività fisica e mantenersi in forma riduce sensibilmente la possibilità dell’insorgere di fenomeni di stipsi mentre, al contrario, abitudini sedentarie e posture immobili e prolungate per lungo tempo diminuiscono la capacità peristaltica dell’intestino e il suo naturale funzionamento.
  • Farmaci: vi sono anche numerosi farmaci che contribuiscono alla stitichezza, come ad esempio farmaci analgesici e antiacidi a base di calcio e alluminio che possono influire sulla consistenza delle feci e provocarne la mancata espulsione.
  • Gravidanza: durante il periodo della gravidanza possono verificarsi casi sporadici di stipsi. Questi sono dovuti principalmente alla momentanea dislocazione del colon da parte dell’utero, ai cambiamenti ormonali in atto nel corpo della madre che provocano un rilassamento della muscolatura gastrointestinale e alla posizione fisiologica del feto, che contrae lo spazio a disposizione dell’intestino.
  • Sindrome dell’intestino irritabile: la colite è un’infiammazione del colon che, oltre a provocare dolore legato all’aumento della sensibilità intestinale, può essere accompagnata da episodi di stitichezza. In questi casi, è sempre bene rivolgersi ad un medico per stabilirne con esattezza cause e trattamento.

L’importanza dell’alimentazione per la stipsi

Non vi è dubbio sul fatto che uno dei principali fattori che influenzano il verificarsi o meno di episodi di stipsi sia l’alimentazione. Cibi di diversa natura, ma anche tipi di preparazioni e metodi di cottura possono avere un ruolo centrale nella prevenzione di questa condizione. Ad esempio, cibi fritti o particolarmente ricchi di spezie e ingredienti complessi possono rendere difficile il processo digestivo, rallentato nelle sue funzionalità con conseguente dilatazione dei tempi di transito del materiale di scarto nell’intestino.

In generale, è sempre bene preferire una dieta ricca di cereali, legumi, frutta e verdura, fonti importanti di fibre che favoriscono il normale equilibrio della flora batterica intestinale. Le fibre insolubili contenute negli alimenti di origine vegetale assorbono, infatti, rilevanti quantità acqua aumentando il volume delle feci, che si fanno abbondanti e più morbide. L’aumento della massa fecale accelera la velocità di transito intestinale diminuendo l’assorbimento di nutrienti e facilitando l’evacuazione.

Nei casi in cui l’adozione di un regime alimentare bilanciato non sia sufficiente, occorrerà ricorrere a diete specifiche. L’obiettivo primario di questo tipo di dieta, detta “dieta ad alto residuo”, è il raggiungimento di un apporto di fibra alimentare di circa 30 g al giorno, con un regime dietetico basato sul modello mediterraneo ma con l’aggiunta di un’assunzione di liquidi pari ad almeno due litri al giorno.

Stipsi: rimedi e consigli da Céréal

Non esiste una vera e propria cura per questo tipo di disturbo, data la sua natura idiopatica, ma piuttosto una serie di rimedi che vanno ad agire sui principali sintomi della stipsi. Questi possono variare da soluzioni medicinali pensate appositamente a questo scopo, come lassativi e clisteri, all’assunzione di alimenti che favoriscono la motilità intestinale. In alcuni casi di stipsi, possono inoltre rendersi necessarie manovre manuali volte alla frammentazione digitale della materia fecale. Resta di centrale importanza, in presenza di sintomi associabili a questo disturbo, rivolgersi a uno specialista e se necessario effettuare un controllo medico tramite colonscopia.

Vi sono davvero tanti accorgimenti che possiamo adottare per prevenire l’insorgere di un problema così diffuso come la costipazione intestinale. Si può iniziare, ad esempio, riducendo il consumo di tutti quei cibi ricchi di amido, come riso, pane e pasta preparati con farina bianca, a favore di alternative ricche di fibre e preparate con farine integrali. Céréal, da sempre particolarmente attento alle esigenze di tutti, presenta una vasta gamma di prodotti a base di farina integrale, come ad esempio il Pane Integrale Fibre e Proteine Céréal. Preparato con lievito madre e già tagliato in pratiche fette, è perfetto come sostituto al pane bianco per la preparazione di deliziosi spuntini da gustare dove e quando volete.

Anche i cereali rappresentano un valido alleato per prevenire i disturbi legati alla stipsi. In particolare, la crusca, grazie all’alta percentuale di fibre insolubili presenti in essa, favorisce l’assorbimento dei liquidi diminuendo la consistenza del bolo fecale e facilitandone, quindi, il transito. Sul nostro blog trovate tanti articoli che spiegano i numerosi benefici di questo cereale e tanti prodotti a base di crusca, come i Biscotti alla Crusca d’Avena Céréal. Deliziosi e croccanti biscotti pronti da gustare, con il 60% in meno di grassi saturi rispetto alla media e tutti i benefici di ingredienti di origine naturale.

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