I sostituti del sale in cucina sono validi alleati di chi intende ridurre l’assunzione di sodio giornaliera. Il minerale, assunto in quantità elevate, è potenzialmente dannoso per il nostro corpo. Per questo è importante aggiungerlo in piccole dosi alle preparazioni e capire quanto se ne introduce con i prodotti già pronti. 

Un modo per limitare la quantità di sodio nella dieta è provare delle valide alternative al sale per insaporire i piatti, senza rinunce. Ma quali sono le opzioni migliori? Vediamole insieme! 

I sostituti del sale: perché utilizzarli?

Le alternative al sale ti consentono di ridurre l’apporto di sodio ingerito quotidianamente. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) dovresti consumarne 5 grammi al giorno per il controllo della pressione [1]. Eppure, tra il sale aggiunto nelle ricette (sale discrezionale) e quello presente all’interno degli alimenti perché o naturalmente presente o per esigenze tecnologiche (sale non discrezionale), ne assumiamo spesso ben molto di più. 

Secondo l’analisi dell’Health Examination Survey in Italia gli uomini arrivano ad assumerne 11 grammi contro gli 8 grammi delle donne [2]. Entrambi valori molto alti perché l’eccesso di sodio può portare a: 

Preferire i sostituti del sale nella dieta può essere importante per prevenire queste condizioni, insaporendo comunque i piatti, senza eccessi. 

Dunque, alla domanda “sostituti del sale sì o no” si può rispondere in maniera affermativa quando si intende limitare l’apporto di sodio introdotto con il cibo.
E’ doveroso dire che quando si usano dei sostituti del sale, come i sali iposodici, magari arricchiti con lo iodio, è sempre meglio chiedere un parere al medico per l’utilizzo. In presenza di particolari patologie mediche è meglio essere scrupolosi e sapere le dosi giuste da utilizzare.  

Sostituto del sale: cos’è il sale iposodico e a chi fa bene?

Sale iposodico utilizzato come sostituto del sale normale per condire

Il sale iposodico è un’alternativa al sale comune che si distingue dal sale tradizionale per essere una soluzione a ridotto contenuto di sodio (presente al massimo per il 35%). Il cloruro di sodio, infatti, è sostituito in parte dal cloruro di potassio e a volte anche con i sali di magnesio, per ottenere un sale comune dal sapore gradevole. Questo sale è indicato soprattutto per chi:

Il sale iposodico può essere utilizzato da tutti, anche dai giovani. La sostituzione del sodio con una percentuale di potassio ne un fa un prodotto utile a chi vuole abbassarne la quantità e prevenire: 

  • la pressione arteriosa alta 
  • la ritenzione idrica e il gonfiore alle gambe, anche in gravidanza
  • gli inestetismi cutanei e la cellulite
  • le patologie cardiovascolari

Si può preferire anche il sale iposodico iodato, con aggiunta di iodio, per promuovere il buon funzionamento della tiroide e come prevenzione delle disfunzioni alla ghiandola endocrina. In presenza di patologie alla tiroide è meglio chiedere un parere all’endocrinologo prima di aggiungerlo alla dieta.

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Come sostituire il sale in cucina con il sale iposodico: esempi di ricette

Il sale iposodico si può utilizzare in svariati modi. Puoi usarlo come un normale sale da cucina, sia per insaporire i piatti crudi che in cottura. Usalo come condimento a freddo per:

Aggiungilo in o pre-cottura, invece, per: 

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Altri modi per sostituire il sale

Per insaporire le tue preparazioni evitando l’uso del sale puoi usare anche altri ingredienti naturali: 

  • erbe aromatiche, sia fresche che essiccate, come origano, basilico, prezzemolo, timo, alloro, rosmarino, menta e salvia
  • spezie, come peperoncino, paprika, curry, pepe, noce moscata, cumino, curcuma, zafferano
  • gomasio (un mix di semi di sesamo tostati e sale integrale marino)
  • limone e aceto
  • limone e arancia
  • alghe, come la Kombu
  • olive
  • aglio, cipolla, scalogni e lampascioni
  • lievito alimentare

Come usare i sostituti del sale in una dieta iposodica

Durante un regime alimentare povero di sodio ci sono alcuni accorgimenti che puoi adottare per usare meno sale classico, e sostituirlo completamente. Oltre al sale iposodico classico e iposodico iodato, che contengono una quantità di sodio non superiore al 35%, puoi impiegare anche erbe e spezie per dare gusto alle tue ricette. Per esempio:

  • per la pasta, prova un trito di basilico, prezzemolo, aglio e olio extravergine d’oliva, il lievito alimentare in scaglie a fine cottura o le spezie nel sugo
  • per il riso o la quinoa, propendi per il miso (un sostituto giapponese del dado da brodo ottenuto da cereali fermentati uniti a soia,acqua e sale) , le spezie o la cipolla per un condimento delicato
  • per la zuppa e le vellutate, usa la cipolla, l’aglio oppure il timo, il rosmarino e la salvia in cottura
  • per i secondi di carne e pesce, testa una marinatura con olio extravergine d’oliva, alloro e pepe, oppure il limone, il gomasio, le alghe o la salsa di soia (preferendo le versioni poco salate)
  • per le verdure cotte e in insalata, aggiungi origano, maggiorana e paprika o altre spezie a piacimento, oltre all’aceto di mele e il succo di arancia o limone
  • per le salse, valuta l’uso di aceto (anche di mele), succo di limone o senape

Per limitare l’uso del sale a dieta fai così 

Per diminuire ulteriormente l’uso di sale nel tuo regime alimentare iposodico puoi: 

  • valorizzare la cottura, preferendo il vapore che mantiene intatte le proprietà dei cibi e ne esalta i sapori 
  • assaggiare i piatti prima di salarli, così da usare solo le dosi necessarie senza esagerare
  • leggere le etichette alimentari per capire se tra gli ingredienti ci sono sale o sodio aggiunti
  • evitare il consumo di cibi già ricchi di sale, come snack, patatine, salumi o formaggi stagionati [4] ma incrementare il consumo di frutta, verdura…

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FONTI

[1],[2]https://www.epicentro.iss.it/alimentazione/report-oms-riduzione-sale-2023

[3]https://www.humanitascatania.it/sodio/ 

[4]https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/alimentazione/piu-spezie-aromi-e-vegetali-freschi-per-ridurre-il-consumo-di-sale